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Fai da te: Come rimettere a nuovo il legno con la sverniciatura

Volete recuperare un vecchio mobile? Ecco una guida utile pere imparare a liberarlo dagli strati di vernice accumulatisi con il tempo.

Asportare la vecchia vernice dai mobili in legno è un lavoro molto impegnativo e sporchevole, ma i risultati che si ottengono ripagano ampiamente la fatica e il tempo impiegati. I prodotti per sverniciare sono preparati chimici che si trovano in commercio e si chiamano sverniciatori, sono il metodo migliore per liberare il legno da vecchie vernici o laccature senza rovinarlo. Questi prodotti sono ottimi soprattutto se si vuole poi mantenere il legno "al naturale", proteggendolo soltanto con una vernice trasparente (flatting). Per contro è sconsigliabile usare gli sverniciatori a caldo, con i quali si rischia di bruciacchiare il legno. A sverniciatura avvenuta è possibile modificare il colore del legno, sia applicando uno sbiancante sia trattandolo con un colorante più scuro. E' evidente comunque che qualsiasi tipo di stuccatura o restauro dovrà essere eseguito prima di intervenire con vernici o prodotti di ogni tipo.

Vediamo ora cosa ci occorre per intraprendere questa impresa:
innanzitutto dobbiamo procurarci uno sverniciatore chimico per vernici o lacche, preferibile senz'altro il tipo liquido che si elimina con acquaragia; le paste caustiche che si tolgono con acqua semplice tendono a scurire il legno e non vanno assolutamente usate su impiallacciature.
Lo sbiancante per il legno, necessario per togliere eventuali macchie presenti nel legno sverniciato oppure per schiarire totalmente il colore originario se si vuole appicare una vernice più chiara. Lo sverniciatore si compone generalmente di preparati da usare in sequenza.
Lo stucco per il legno, reperibile in varie tonalità di colore (riferite ai vari tipi di legno). Serve per sigillare i vari buchi e crepe. Va tenuto conto però che una verniciatura trasparente non riesce a nasconderlo, per cui, se fori e screpolature sono di lieve entità, è meglio non stuccarli.
Il turapori, un prodotto che serve a otturare la forte porosità di certi legni (come il rovere) in modo da ottenere una superficie liscia su cui stendere la finitura desiderata. Naturalmente non è necessario per legni a grana fine. Lo si trova in commercio nelle varie tonalità del legno e lo si può anche modificare miscelandolo con una certa percentuale di colorante per legno.
Il colorante per legno, necessario per dare alle superfici sverniciate una tonalità più carica, senza nascondere le venature del legno. I colori ad alcool sono di facile uso: vanno dal colore chiarissimo del pino a quello scurissimo dell'ebano e si possono miscelare per ottenere l'esatta tonalità voluta (parliamo di passaggi dal chiao verso lo scuro).
Il pennello da legno, che ha setole spesse per consentire una maggiore omogeneità della verniciatura. In alternativa si può anche ricorrere a un pennello normale di tipo piatto. Per le superfici ampie usate pennelli da 50 o 75 mm., per superfici piccole pennelli da 25 mm. Riservate questi pennelli esclusivamente alla verniciatura del legno.
La vernice al poliuretano, una finitura forte e durevole che tuttavia richiede molta più attenzione nell'applicarla che non l'olio o la cera. Esiste in versione opaca, semilucida e lucida, in varie tonalità naturali e in vari colori.
L'olio, esalta il colore del legno e ne valorizza la grana e la venatura. Gli oli oggi in uso sono più duraturi e asciugano più rapidamente  del classico olio di lino che si utilizzava un tempo. Se si preferisce una brillantezza moderata si può usare olio danese, mentre per un effetto più marcato va usato l'olio di tek.
La cera, conferisce una lucentezza morbida, non eccessiva. Non si tratta di una finitura molto resistente, per cui di solito la si applica al di sopra di un fissatore specifico. La cera per legno esiste sia trasparente che colorata (quest'ultima spesso si usa per dare al legno un effetto volutamente "vecchio").

Fatta tutta questa premessa non ci resta iniziare:
Per entrare nel dettaglio segui le spigazioni passo, passo clicca sul link seguente:
Come rimettere a nuovo il legno parte_2




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